La realtà dipende anche dell’idea che noi ce ne facciamo; non è il destino a costruire la nostra vita, ma siamo noi, col nostro atteggiamento.
Se siamo scontenti, delusi, scoraggiati, tutto ciò che intraprenderemo ne risentirà negativamente, se siamo ottimisti, fiduciosi, entusiasti, le probabilità di successo sono già alte in partenza.
L’atteggiamento non influisce direttamente sugli eventi, ma indirettamente, attirando la simpatia e il consenso delle persone (ovvero l’esatto contrario) che col passare del tempo si tradurranno in effetti concreti.
L’idea che abbiamo di noi stessi e del mondo diventa determinante per lo sviluppo del nostro futuro, in cui mettere il luce aspetti sempre nuovi di noi stessi, per creare realtà sempre più adatte al presente, e non a modelli passati.
Per raggiungere un luogo che non conosciamo, dobbiamo accettare il rischio di prendere un cammino che non conosciamo.
La qualità della nostra vita va misurata in base a quanto sappiamo assaporare pienamente tutto ciò che l’esistenza ci offre, quando risvegliamo i sensi, rispettiamo i sentimenti, valorizziamo le idee, diamo forma ai sogni e agli ideali.
L’importante è procedere con un atteggiamento di apertura e disponibilità, di attenzione interna ed esterna, attenzione a sé e agli altri, a ciò che vogliamo dalla vita e a ciò che la vita vuole da noi.
Si comincia da se stessi, per arrivare agli altri, e poi tornare a sé, e ancora agli altri, in un circolo virtuoso che si autoalimenta costantemente.
Per benessere si intende quel rapporto di armonia tra mente, corpo e spirito, che porta a vivere un senso di soddisfazione, di pienezza, e, in ultima istanza, di felicità
Laddove si riesce a creare una continuità, basata sull’essere, tra la vita privata e quella professionale, trovandosi nelle condizioni di poter mettere a frutto le proprie inclinazioni, talenti, potenzialità, potremo esprimerci fluidamente nel fare, vivendo in modo soddisfacente e automotivante.
Vivere meglio con se stessi (e con gli altri) è possibile ed è molto più semplice di quanto si possa pensare.
Mettersi in gioco, essere più consapevoli, aperti, ricettivi, disponibili al cambiamento, sono le chiavi di volta.
Perseguire l’armonia con se stessi necessita di obiettivi qualitativi, non quantitativi.