La conoscenza delle nozioni utili al management non consente da sola di costruire un buon manager, occorrono anche l’arte e il mestiere.
Per arte si intende la capacità creativa, ovvero la capacità di trovare idee e soluzioni nuove.
Per mestiere intendiamo il sapersi muovere con intuito, scegliendo quando, se e come, applicare i concetti del management.
Le aziende chiedono a un manager di raggiungere determinati obiettivi, quindi il primo obiettivo di un buon manager è possedere questa abilità.
Ma aldilà di questo, restano basilari alcune capacità che devono far parte del bagaglio personale di ogni manager.
1. L’attitudine a volersi migliorare costantemente (ovvero al piacere di migliorare il proprio rendimento e le proprie capacità globali), che non va confusa con l’arrivismo (ovvero alla rivendicazione di un posto migliore rispetto a quello che attualmente ci è attribuito).
2. L’elasticità mentale di veder chiaro laddove per gli altri è difficile orientarsi unita alla capacità di entrare ed uscire dai problemi, frammentandoli o correlandoli, per trovarne la giusta ottica da cui partire per risolverli.
3. Conoscere tecnicamente il proprio mestiere ed i processi per gestire l’organizzazione.
4. Essere leader, persona di riferimento e capo; comunicare sicurezza, forza, energia e fiducia.
5. Essere riconosciuto come affidabile dalla proprietà.
6. Farsi ascoltare, capire e seguire, esprimendosi con chiarezza e sicurezza.
7. Programmare per saper ottenere il massimo da se sesso.
8. Gestire le persone con sicurezza ed autorità riconoscibile e riconosciuta.
9. Gestire le situazioni conflittuali.
10. Lavorare in gruppo, lasciandosi permeare dalle idee, ma senza farsene plagiare.
11. Saper sopportare sentimenti negativi.
12. Saper distinguere l’adulazione dalla dedizione.
13. Prendere decisioni, anche rischiose, non condizionato dall’emotività, ma con la razionalità conseguente ad un’oggettiva valutazione.
14. Tendere sempre ad innovarsi e ad innovare.
Evidentemente è molto difficile che una persona possa avere in sé tutte queste abilità.
E’ importante esaminarsi onestamente, per riconoscere le proprie aree di forza, ma soprattutto quelle in cui siamo in difficoltà.
E’ difficile muoversi in un ruolo manageriale, se non ci si può poggiare su solide attitudini personali.
I processi di miglioramento sono lenti e lunghi, si realizzano poco alla volta, risultato dopo risultato, grazie ad un impegno costante e coerente nel migliorarsi, anche e soprattutto in quelle specifiche capacità che non ci sono congeniali.