Utilizzo delle analogie nel problem solving creativo

Alcuni utilizzano le analogie e i contrasti per confrontare le opzioni nel problem solving e nel decision making.

Questo è sicuramente un ottimo modo per fare brainstorming al fine di organizzare soluzioni nuove e creative.

Di  seguito, vengono considerate quattro strategie.

Si metteranno a confronto le relazioni, le analogie e i contrasti – tra le parole, gli eventi, le cose, ecc. – al fine di comprendere la situazione.

Si lavorerà su:

  • Fantasia
  • Similarità (chiusura di opzioni)
  • Sorpresa
  • Personalizzazione

La fantasia ci aiuterà a identificare e definire il problema
Immaginando soluzioni, senza ripetere a se stessi “no” a qualsiasi opzione
Sospendendo ogni giudizio e/o dubbio
Realizzaando un Brainstorming che prenda in considerazione l’applicazione di opzioni estreme

La similarità ci aiuterà a identificare e definire il problema
Scoprendo le soluzioni che hanno funzionato in passato
Realizzando un Brainstorming che le prenda in considerazione quale punto di partenza

La sorpresa ci aiuterà a identificare e definire il problema
Provando a pensare a un evento correlato, parola, tempo, ecc
Realizzando un Brainstorming che trovi soluzioni utili a colmare le differenze

La personalizzazione ci aiuterà a identificare e definire il problema
Immaginando noi stessi al centro di una “stanza” con il problema
Realizzando un Brainstorming che generi soluzioni che favoriscano il nostro tentativo di “uscirne”.

Confrontare le relazioni, somiglianze o contrasti,  al fine di comprendere la situazione grazie alle parole, agli eventi, alle cose, utilizzando le analogie per risolvere i problemi.

 

Nelle tue mani (una breve metafora)

Fai un profondo respiro e chiudendo gli occhi immagina per un momento il giardino più bello del mondo.
E ora immagina di essere la persona responsabile di questo giardino.
Tu sei il giardiniere.
Sei nel tuo giardino e per un momento osservi intorno a te il tuo magico giardino e vedi tutte le cose stupende che vi crescono.
Forse ci sono dei fiori.
Forse ci sono degli alberi da frutta.
Forse c’è della verdura stupenda.
Tu scegli ciò che sta crescendo nel tuo giardino.
Tu puoi far crescere qualunque cosa desideri.
Puoi anche avere statue, archi, stagni, fontane… qualunque cosa tu desideri.
Camminando nel tuo giardino, vedi mentalmente tutti i colori.
Senti i profumi più delicati.
Ascolti il suono degli uccelli e degli insetti.
Camminando senti il terreno sotto i tuoi piedi.
Senti l’aria sul tuo volto.
Hai anche un senso di orgoglio in tutto ciò che vedi intorno a te.
Ti godi realmente il tuo giardino.
Ti rallegra tutto ciò che puoi vedere, udire, annusare e sentire.
E mentre cammini nel tuo giardino, sei anche consapevole di tutte le cose che non sono ancora visibili.
Cose che hai seminato tempo fa ma che non sono ancora cresciute.
Semi o bulbi che un giorno germoglieranno e fioriranno.
Immagina che cosa succederà quando ciò avverrà e come risulterà più bello il tuo giardino.
E sei contento.
E camminando, sei anche consapevole che sebbene queste piante un giorno appassiranno e moriranno, altre piante occuperanno il loro posto.
Piante che cresceranno e fioriranno e profumeranno deliziosamente.
E il ciclo andrà avanti. E tu ne fai parte.
Tu contribuisci a farlo succedere.
Prenditi un momento per piantare qualche altro seme.
C’è un’aiuola di terra dissodata, così l’unica cosa che devi fare è di spargere i semi e di ricoprirli con un po’ di terra.
Nelle vicinanze c’è un innaffiatoio.
Prendilo e spruzza un po’ d’acqua sul terriccio.
Ed ora guarda ancora il tuo giardino e osserva un albero speciale o un fiore.
Vai verso di lui e guardalo da vicino.
Annusalo.
Che profumo ha?
Toccalo delicatamente.
Che sensazione provi nel toccarlo?
Prenditi un momento per apprezzarlo.
Sei molto contento che sia lì.
Ciò fa parte del tuo giardino.
In questo posto speciale puoi avere risposta a qualunque cosa tu desideri sapere.
E chiediti: “Qual è la cosa di cui ho più bisogno di sapere in questo momento?
Aspetta una momento per la risposta e fidati del fatto che essa sarà lì sia che tu la sappia coscientemente o no.
Guarda ancora una volta il tuo giardino e senti quel senso di gioia.
Adesso preparati a lasciare il tuo giardino, sapendo che puoi ritornarci ogni qualvolta tu lo desideri.
Fai un profondo respiro e lentamente ritorna nella stanza, portando con te quel senso di gratitudine e di gioia, e tenendolo con te per il resto della tua giornata.

Tratto da “In your hands” di Susan Norman

Vedere il tempo

La visione del tempo diventa un fattore importante per tutto quanto concerne la nostra vita, infatti è proprio perchè siamo abituati ad effettuarla in modo lineare e non circolare, che tutto appare con grande alterazione della realtà.
Potete appurare come l’osservazione degli eventi, ponendoci come su di una retta nel punto del presente, ci fa apparire tutto quanto accade come se avesse una progressione lineare, per cui il passato (cioè tutto quanto già accaduto) è posto prima del presente ed il futuro (tutto quanto ancora non accaduto) è posto dopo.
Questo tipo di osservazione fa sì che noi non abbiamo mai l’esatta centratura nel momento che viviamo proprio perché il presente è considerato punto centrale, ma indefinito, tra passato e futuro, poiché appena lo stai vivendo ti sfugge davanti diventando subito passato.
In realtà è la nostra mente che è abituata ad osservare il tempo erroneamente in questo modo, mentre noi ci troviamo in un infinito presente, dove come in una grande circonferenza con diametro infinito, esiste tutto ciò che è (questa tesi trova avallo anche nella fisica quantistica), per cui il passato è uno stato che, se non fossimo limitati dalla mente, percepiremmo come traccia formativa di quello che è l’adesso, perciò residente nel presente, e il futuro, essendo tutto “potenzialmente” presente, promanerà dallo stesso attraverso una scelta all’interno dello stesso presente.
A proposito di ciò ognuno di noi se nel presente non è in un determinato stato è perché la sua volontà sceglie ancora di non esserlo e non lo sarà neanche in futuro poiché quest’ultimo come già detto è già tutto davanti a noi (aspetta di esser scelto per attuarsi).
Quindi possiamo dire che il futuro è già presente in noi e promana concretizzandosi attraverso le nostre scelte.
Tutto ciò spiega come se cominciamo a centrare sempre più al meglio il presente e lo viviamo con vigilante attenzione senza replicare in esso le paure del passato e senza farsi influenzare dai desideri futili illusori futuri della mente, possiamo raggiungere una migliore visione della realtà.
In essa infatti potremo, pian piano vedere, che tutto ciò che poi saremo è già in noi al presente e tutto ciò che è stato è rimasto come traccia in noi, per cui rivive nel presente per gli effetti che ha sul nostro essere e non più come memoria fatta di paura e timori.