Accrescere la Motivazione del Personale Stimolando la Passione per il Lavoro

Creare motivazione nel personale è uno degli strumenti del coaching, che consiste principalmente nel creare condizioni tali da stimolare alti livelli di prestazioni lavorative. Un modo per ottenere ciò è quello di stimolare le passione per il lavoro nelle persone. A volte risulta difficile associare il concetto di passione con quello di lavoro; un approfondimento di questo tema offre degli spunti d’azione e sviluppo interessanti . La passione può essere definita come un intenso coinvolgimento e un forte desiderio per una determinata attività. Il termine “passione” viene maggiormente usato per riferirsi a ciò che le persone desiderano riguardo alla loro vita sentimentale, ma, certamente, il significato di questa parola si estende ben oltre. Quando si incontrano persone che nutrono una passione per qualche loro interesse o per il lavoro, il loro entusiasmo spesso è così contagioso che ne veniamo attratti e potremmo ascoltarli parlare per ore della loro attività, anche se questa non è di particolare interesse per noi. Spesso, la passione per qualcosa , può condurre le persone ad alti livelli di prestazione.
Molte persone sono appassionate di uno, o più, dei seguenti ambiti lavorativi:
  • Conseguire una certa specializzazione: In alcune persone Lei potrà trovare una certa sete di conoscenza. Che l’acquisizione di quest’ultima avvenga attraverso una ricerca personale, oppure attraverso opportunità di ulteriore formazione professionale, spesso non ha molta importanza. Ciò che conta è avere l’opportunità di espandere la propria conoscenza e fare in modo che questa venga utilizzata come fonte di competenza specifica.

Essere un esperto in materia significa essere quella persona a cui gli altri si rivolgono per un consiglio o che rappresenta l’intero gruppo di lavoro nel corso di eventi particolari, relativi al campo di cui si è esperti. In qualsiasi modo ci si avvalga di questa competenza particolare, essere in grado di imparare e condividere la propria conoscenza con gli altri è ciò che stimola la passione di queste persone. In qualità di manager Lei deve voler utilizzare questa passione.

  • Insegnare agli altri: Alcune persone amano trovarsi di fronte ad un gruppo, piccolo o grande che sia, per condurre corsi di formazione. Talvolta, unitamente alla passione di conseguire una determinata specializzazione, questa passione deriva dal fascino di trovarsi come su un palcoscenico, al centro dell’attività formativa. Per altre persone, invece, soprattutto per gli impiegati di lunga data, il fatto di trovarsi ad insegnare ai nuovi arrivati e ad aiutarli a raggiungere un ritmo di lavoro veloce, rappresenta un incarico molto gradito. Sia che l’insegnamento avvenga attraverso parametri formali che informali, sia che sia diretto ad un gruppo oppure ad un singolo individuo, l’opportunità di insegnare agli altri spesso è ciò che alimenta la passione per il lavoro di alcuni impiegati.
  • Esprimere la propria creatività: Avere l’opportunità di esprimere la propria creatività è un altro fattore che può incrementare la passione per il lavoro delle persone. Talvolta la creatività può risultare nell’ essere in grado di recepire idee nuove e agire in conformità ad esse, oppure nel sapere concepire prodotti e procedimenti nuovi, sviluppare una campagna per riunire o coinvolgere gli altri, o scrivere materiale di una certa importanza che gli altri leggano volentieri.

Le opportunità per usufruire della creatività delle persone sono illimitate nel campo lavorativo. Per Lei che esercita il ruolo di manager, il trucco consiste nell’incoraggiare -e non reprimere- quei membri del Suo staff che sono in grado di ideare e incrementare sforzi lavorativi protesi al nuovo o al diverso, specie se questi possono avere un impatto positivo. Riguardo quelle persone che si entusiasmano di fronte alla possibilità di esprimere la propria creatività, lasci che la esprimano. Stabilisca i parametri necessari e poi conceda agli impiegati piena libertà di agire secondo le loro buone idee, che Lei non deve necessariamente suggerire. Ciò che Lei deve fare è lasciare che i Suoi impiegati procedano con le loro idee e riconoscere i miglioramenti che essi producono grazie alle loro azioni creative.

  • Risolvere i problemi: Alcune persone hanno la capacità di trattare con problemi di difficile soluzione e di elaborarli attentamente fino ad un espediente risolutivo. Richiedete loro di applicare questa abilità nel trovare la soluzione ai problemi e la loro passione per il lavoro si innalzerà. Questa caratteristica la si può notare spesso tra gli impiegati di ambito tecnico, capaci di lavorare per ore ed ore finchè non trovano la giusta soluzione ad un problema, ma il desiderio di risolvere i problemi è una passione che trascende la posizione lavorativa. Il giusto atteggiamento che Lei deve assumere, come manager, è quello di riconoscere che ci sono dei problemi da risolvere e, quindi, permettere agli impiegati che intendono addentrarsi nel processo risolutivo di ottenere l’incarico.
  • Aiutare gli altri: Per alcune persone, avere l’opportunità di aiutare gli altri nel loro lavoro è una cosa molto gratificante. In questi casi Lei può vedere impiegati dedicarsi completamente al loro lavoro perché, facendo questo, vedono che altri ne traggono vantaggio. Talvolta, utilizzare questa preziosa passione è di una facilità estrema, come chiedere ad una persona dello staff di aiutare un nuovo impiegato, oppure di dare un aiuto extra in un particolare progetto, o di rappresentare il gruppo di lavoro in qualche occasione utile agli altri. Qualsiasi occasione o esigenza si presenti, la bella sensazione che si prova quando si viene ringraziati per qualcosa diventa una gratificazione che dà ulteriore energia a questa passione. Vedere che gli altri traggono beneficio dal servizio apportato è già di per sé un riconoscimento.
  • Apportare il proprio contributo: Questo ambito alimenta la passione di quelle persone che vogliono che il loro lavoro costituisca una differenza positiva: contribuendo ad una squadra di lavoro di successo, creando un modo migliore per fare le cose ed essendo così d’aiuto per altri, o svolgendo del lavoro che possa essere di supporto per una degna causa. Molte persone, quando constatano di aver fornito un buon contributo e sperimentano la sensazione di realizzazione che deriva dall’aver svolto bene il proprio lavoro, ingranano la quarta.

Talvolta, creare l’opportunità per alimentare una passione, può comportare di incrementarne altre allo stesso tempo. Per esempio, se Lei chiede ad un membro del Suo staff, di contribuire ad uno speciale progetto di squadra ed il suo lavoro è positivo, la squadra avrà successo. Questa persona sarà motivata non solo dal fatto di aver contribuito al lavoro di squadra, ma anche perché il suo supporto ha costituito una differenza significativa.

  • Assumere dei rischi: Le persone che si appassionano al lavoro attraverso l’assunzione di rischi sono quelle che amano lavorare come agenti di borsa o intraprendere speculazioni in cui la possibilità di successo è equivalente a quella di fallimento. Quando gli altri dicono “Non abbiamo mai fatto in questo modo prima d’ora”, oppure “Non so se potrà funzionare in questo caso”, esse invece sono pronti ad agire. Se viene fornita a loro la possibilità, queste persone possono muoversi come intraprendenti arrampicatori di montagne.
Definisca con chiarezza i parametri da rispettare con questi impiegati e poi li lasci liberi di agire. Potranno incontrare qualche ostacolo lungo la loro strada, ma la loro passione per il rischio e per il successo che da esso può derivare li aiuterà a non perdersi. Il Suo ruolo, quando sfrutta questa passione, è quello di fornire supporto ed eliminare ostacoli burocratici sul loro cammino.
Si ricordi che Lei, in qualità di manager, ha il ruolo di individuare prima che cosa crea passione per ognuno dei Suoi impiegati, e poi di lavorare per generare opportunità che consentano di utilizzare questa passione e fornire il supporto necessario. Una volta che inizierà a gestire le persone in questo modo si renderà conto quanto la motivazione che viene da dentro sia una leva essenziale per produrre risultati di rilievo.

Cambiare le cose

Le cose possono andare bene o possono andare male.
A volte si finisce con il ritrovarsi come in una specie di solco, in cui, figli di un mondo pigro, ci troviamo comunque a nostro agio.
Se le cose stanno andando bene perché “muoversi” correndo il rischio di rovinarle?Quando le cose vanno male,  è spesso difficile vedere la strada che ci potrebbe aiutare a cambiarle, quindi scegliamo di lasciare che tutto segua il suo corso, sperando che possano cambiare da sole.

La stagnazione, buona o cattiva che sia, non è mai una cosa favorevole, perché se permettiamo che le cose accadano da sole, senza cercare di intervenire, alla fine ci toccherà fare quello che non si desidera.
Questo non vuol dire cambiare per il solo gusto di cambiare; se le cose vanno bene, non è assolutamente il caso di intervenire per cambiarle drasticamente, tuttavia è bene a pensare, anche in queste situazioni, a modi nuovi per poter mantenere e consolidare la situazione desiderata.
Ci sono quelle che vengono definite “giornate grigie“, quelle in cui si cade nel malessere di non volere fare nulla, se non superare la giornata e tornare a casa; naturalmente, quando si sarà tornati a casa, anche la seconda parte della giornata sarà molto probabilmente grigia.
Quanti di noi, a fronte del desiderio di migliorare la propria situazione, hanno provato a fare le cose in modo diverso, o a prendere semplicemente in mano una giornata no e decidere di fare qualcosa per non volerla subire?

4 pensieri per battere la paura che . . . .

La paura può minare anche una vita brillante, più di quanto si possa immaginare.
Ognuno di noi, in virtù della propria natura umana, ha il potenziale per realizzare grandi cose, ma è il tarlo della paura, che alberga in qualche angolo della testa, che ci impedisce di pensare in grande, o quantomena pensare in modo possibilista rispetto a sfide che, all’apparenza, potrebbero sembrare non affrontabili.
La vita è impegnativa, esaltante e piena di insegnamenti.

1. Non si cresce nella normalità
Se si rimane all’interno della propria zona di comfort, non si cresce.
Per crescere occorre riconoscere i propri limiti e affrontare le proprie paure.

2. Se non proviamo, non possiamo sapere se . . .
E’ facile rifiutare, trovare mille scuse, per non affrontare i nostri limiti e le nostre paure.
Ma è importante trovare quelle motivazioni che ci aiutino a riconoscere le opportunità che ci possono aiutare a fare esperienza e crescere.

3. Oltre le nostre paure, troveremo la nostra fiducia
Superando la nostra zona di comfort, facendo quello che abbiamo paura di fare, accresceremo la fiducia in noi stessi.

4. La vita è breve
Una vita ricca è quella fatta di “ricche avventure” e non quella del “facciamo quel che si può”.

Un’esperienza coerente per il cliente

Recentemente un alto dirigente di una grande società ha confidato quali risorse di vendita stavano cercando.
Ha detto che l’azienda era alla ricerca di persone capaci di ascoltare e brave nel fare domande.
Spiegava che, più che sul prodotto-servizio, la società voleva orientarsi a offrire soluzioni ai problemi dei propri clienti, per cui era alla ricerca di buoni conversatori capaci di avere e gestire le informazioni, così da trasformare la vendita in un vero e proprio processo di problem solving.
Ha raccontato di casi in cui i propri venditori sono rimasti per circa un mese presso il cliente, per capirne l’operatività e i problemi, ascoltando e ponendo domande al fine di una reale comprensione delle relative criticità.
Capirne le priorità ha permesso all’azienda di ridefinire le proprie strategie adeguando la propria offerta e il proprio servizio organizzato in ragione del soddisfare tali esigenze.
Ha spiegato che tutto, dall’approccio, sino alla fattura e al pagamento, deve essere un’esperienza coerente per il cliente.
Alla domanda se quello che stava dicendo poteva essere descritto come la “capacità di vendere il rapporto” ha risposto “è molto di più“.

Maturità emotiva e leadership nel fallimento

Il fallimento è una realtà della vita per tutti noi.
A nessuno è dato di ottenere sempre tutto quello che vuole.
I leader esperti non hanno meno fallimenti dei leader debuttanti.
I leader esperti, però, reagiscono meglio perché ci sono già passati, e sanno che il fallimento è un dato di fatto nella vita, e viene prodotto per il solo fatto di essere vivi.
Tutti abbiamo e avremo fallimenti, ma è da come scegliamo di rispondere o reagire ad essi, che si determina la la nostra efficacia nella leadership in quanto, nel bene e nel male, il fallimento ci cambia sempre un po’.
I leader esperti sono in grado di influenzare positivamente le persone e le situazioni, creando valore e crescita, perché sono in grado di rimanere positivi e influenzare gli altri nonostante i fallimenti.
I leader esperti hanno sviluppato la capacità di …
1. Essere consapevoli che possono sbagliare.
2. Visualizzare il fallimento come un fenomeno temporaneo, che non ostacolerà la loro visione a lungo termine.
3. Apprendere dal fallimento, chiedendosi perché è successo, non solo come è potuto succedere.
4. Ridere di se stessi. Prendono il loro lavoro seriamente, ma non se stessi.
5. Rischiare, fallire, imparare, regolare, rischiare di nuovo, fallire, imparare, regolare, rischiare di nuovo, fallire, ecc.